Passi scelti. Hegel e la noia per le montagne

«La ragione, pensando alla durata di queste montagne o al tipo di sublimità che si ascrive loro, non trova nulla che le si imponga e le strappi stupore e meraviglia. La vista di questi massi eternamente morti a me non ha offerto altro che la monotono rappresentazione, alla lunga noiosa, dell’è così».

G.W.F. HEGEL, Diario di viaggio sulle Alpi bernesi, Ibis, Como-Pavia, p. 65.

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