«Gli uomini non fanno volentieri la rivoluzione, e neppure la guerra.
La differenza nondimeno è questa, che nella guerra la parte decisiva è rappresentata dalla costrizione; nella rivoluzione invece non c’è costrizione, se non si conti quella delle circostanze. La rivoluzione avviene quando non rimane altra via. La rivolta, che si solleva sopra la rivoluzione come una vetta nella catena dei suoi eventi, può così poco essere provocata ad arbitrio come la rivoluzione nel suo insieme. Le masse più volte avanzano ed indietreggiano, prima di risolversi all’ultimo assalto».
