Wu Ming, Proletkult: ancora una Rivoluzione, ancora disperazione, oblio e tradimenti

Ancora una Rivoluzione, ancora disperazione, oblio e tradimenti ma qui siamo alle prese con egressione, ingressione e degressione, il lessico di una nuova scienza, la Tectologia, e di una nuova filosofia, l’Empiriomonismo.

L’impressione di questo ulteriore capolavoro di Wu Ming è quello di avere a che fare con un testo concettoso, macchinoso, che tratta di fantascienza e politica, di fantapolitica in sostanza, di saggi che sembrano romanzi e di romanzi che rimandano ad altri romanzi e sullo sfondo si staglia una riflessione profonda, a tratti nostalgica, su ciò che avremmo potuto costruire a partire dalle belle idee di libertà, uguaglianza e giustizia sociale e quello che, invece, abbiamo concretamente costruito.

Forse è giunto il momento di fare i conti con il passato, di prendere in considerazione sei imbarazzanti antinomie intorno al socialismo reale, prendere atto che «Abbiamo tutto…e non abbiamo niente» e, infine, porsi una domanda che pesa come un macigno: perché abbiamo fallito?

Come al solito accade nei capolavori di Wu Ming, tutto ciò che viene riportato su Alexandr Bogdanov, il protagonista del romanzo, è reale: scienziato, medico pioniere delle trasfusioni, filosofo, politico, economista, scrittore di fantascienza, ma soprattutto compagno di rapine di Stalin e fondatore del bolscevismo con Lenin. Poi qualcosa va storto, già con Lenin si presentano i dissidi, figuriamoci con Stalin, il gioco degli scacchi diventa una potente metafora della politica e così le pedine cominciano a cadere, fagocitate da un inesorabile meccanismo che mette in rilievo l’ironia della storia e tutti i mimetismi immaginabili, compresa la letteratura, che corrono senza speranze verso l’infrangersi del sogno collettivistico.

Riflettere su ciò che è stato è mestiere dello storico, ma pensare politicamente a ciò che è rimasto e ciò che bisogna fare con quella eredità è compito della società civile, dei corpi politici che dal basso si agitano, se ancora si agitano, nelle faglie rimaste aperte di una società che tende all’indolenza, all’indifferenza, all’inezia, all’abulia, mentre dall’alto procede inesorabile la meccanica repressiva degli apparati di Stato…niente di nuovo sotto il sole!

Wu Ming, Proletkult, Einaudi, Torino 2020.
Wu Ming pubblica tutte le sue opere in modalità gratuita, copyleft, sulla pagina www.wumingfoundation.com, clicca qui per accedere al romanzo Proletkult.

ML (02/03/2025) per Agorasofia

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