Per una sociologia della famiglia, analisi storico-sociale di Émile Durkheim

Il volume raccoglie due importanti riflessioni di Émile Durkheim sul tema della famiglia, di cui la seconda viene qui presentata nella curatela postuma fatta dal suo allievo Marcel Mauss. Il primo testo del 1888, Introduzione alla sociologia della famiglia, esprime la preoccupazione principale di Durkheim in quegli anni, cioè quella di chiarire innanzitutto il metodo, lo scopo e il rapporto in cui la sociologia si trovava con le altre scienze come la psicologia, la storia, la giurisprudenza, la filosofia e, nella fattispecie, occupandosi della famiglia, anche con la demografia e l’etnografia.

Sullo sfondo di questa precauzione metodologica accurata da parte del sociologo francese emerge una trattazione puntuale della famiglia, considerata come una tipologia di aggregato sociale da analizzare in prospettiva storica ed evoluzionistica: della famiglia patriarcale romana e da quella paternalistica germanica si dipana quella che è la forma attuale della famiglia moderna, nucleare e borghese, marcatamente occidentale, posta sotto la tutela dello Stato.

L’altro testo, curato da Mauss, La famiglia coniugale del 1892 esprime in poche battute un punto di vista più analitico e al contempo programmatico sulla società: Durkheim intende dimostrare che la specifica evoluzione, che ha subito la famiglia negli anni, ha generato una progressiva individualizzazione e privatizzazione dei legami sociali, per cui la contrazione della famiglia moderna coniugale non assolve più al suo compito originario, cioè quello di creare una solidarietà organica e, di conseguenza, occorre cercare altrove un legame forte per la coesione sociale.

La soluzione di Durkheim sta nel proporre come struttura di mediazione il gruppo professionale: dalla trasmissione di un dovere domestico, dallo sviluppo di valori legati alla morale domestica, si deve passare a valori specifici della morale professionale, tutta da costruire insieme al dovere professionale, un prospettiva laburistica, anch’essa marcatamente occidentale, che mette al centro il lavoro, come se tutta l’esistenza fosse riducibile al lavoro.

Émile DurkheimPer una sociologia della famiglia, Armando Editore, Roma 1999.

ML (22/06/2025) per Agorasofia

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