La comunità della parrocchia San Pietro di Bisceglie ha raccolto con grande entusiasmo e partecipazione l’invito del parroco don Gaetano a ragionare insieme agli autori, don Matteo Losapio e Michele Lucivero, sulle prospettive della fede nell’epoca contemporanea a partire dal loro volume “Dono e Scelta. Pratiche ed esperienze filosofiche della religione”.
La moderazione dell’incontro è stata affidata alla sapiente e puntuale conduzione di Maria Anna Misuriello, dottoranda in Filosofia presso l’Università degli Studi di Bari, la quale ha saputo cogliere gli aspetti più interessanti del volume, ponendo le basi di un dialogo proficuo e profondo tra le regioni della fede e quelle dell’inquietudine filosofica, sempre alla ricerca di un fondamento per una vita all’insegna della finitudine.
In particolare, Maria Anna Misuriello osserva acutamente che nel corso del testo le esperienze religiose vengono proposte, da una parte, secondo un approccio fenomenologico, cioè come possibilità specifiche dell’uomo in quanto uomo, che possiede un bisogno ineliminabile di trascendenza; dall’altra parte, l’approccio ermeneutico mostra l’esperienza religiosa come evento storico dell’uomo libero di agire secondo le proprie intenzioni nella ricerca di senso.
Durante la serata, ci si sofferma anche su figure di uomini analizzate nel testo, come di don Lorenzo Milani, don Andrea Gallo, ma anche lo stesso Dietrich Bonhoeffer, che mostrano come la scelta cristiana non sia stata scissa dalla responsabilità politica, civile ed etica. Purtroppo al giorno d’oggi, si assiste a fenomeni contrastanti: da una parte, motivi religiosi usati per la propaganda politica e, dall’altra, un totale disinteresse dei frequentatori abituali delle aule liturgiche alle questioni sociali e politiche. Questo scollamento nella vita cristiana tra l’adesione religiosa e la vita politica e civile è uno dei problemi più sentiti degli ultimi decenni, ma non riguarda necessariamente la vita del cristiano o della cristiana, bensì di tutta la società civile, sempre più disimpegnata dalla politica, che, invece, dovrebbe essere l’orizzonte della vita in comune.
Infine, la moderatrice si sofferma sull’introduzione, in cui gli autori, il sacerdote Matteo Losapio e il docente di filosofia Michele Lucivero, raccontano di come una dimensione di inquietudine abbia aperto nel cuore il senso della trascendenza, e di come questo abbia scatenato una scelta di vita, chi verso la scelta religiosa, chi verso la scelta filosofica: resta da comprendere quale sia quella intrapresa dal sacerdote e quella intrapresa dal professore!





