La democrazia è in pericolo? La trentesima lezione di Giovanni Sartori

«La democrazia è in pericolo? Temo di dover rispondere: a lunga scadenza, sì. La democrazia è una «grande generosità» perché per la gestione e la creazione della buona città si affida ai suoi cittadini. Ma gli studi sulla pubblica opinione mettono in evidenza che questi cittadini lo sono poco, visto che sono spesso privi di interesse, che non vanno neanche a votare, che non sono minimamente informati.

Quindi, […] dobbiamo distinguere tra la macchina e i macchinisti. I macchinisti sono i cittadini, e non sono un granché. Però la macchina è buona. […] Io non credo che la democrazia richieda importanti innovazioni strutturali. Sono preoccupato dai macchinisti.

Negli anni Trenta José Ortega y Gasset scriveva La ribellione delle masse, un libro di grande intelligenza nel quale il cittadino è identificato come l’«uomo massa». Chi è costui? È un bambino viziato e ingrato che riceve in eredità benefici che non merita e che, di conseguenza, non apprezza. Il punto è che il bambino viziato è un uomo infiacchito, è un uomo «mollificato». […] E siccome ci aspettano sfide durissime, il bambino viziato sarà in grado di affrontarle? Spero di sì. Ma non ne sono per niente certo. Resta da sperare, comunque, in nuove generazioni di giovani che mi smentiscano. Io ho finito. Ora tocca a voi. Auguri».

G. Sartori, La democrazia in 30 lezioni

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