Alla ricerca del Maestro perduto

Apologia della lezione frontale. BREVE STORIA DI UN FRAINTENDIMENTO DA PITAGORA A TIK-TOK

Dall’editoriale di Mario De Pasquale sul n. 52 di Comunicazione filosofica:

«Michele Lucivero e Andrea Petracca, nel saggio Apologia della lezione frontale, propongono, quasi provocatoriamente, l’apologia di un metodo di insegnamento che potrebbe apparire a molti del tutto desueto, quello della lezione frontale. Tuttavia, leggendo accuratamente il contributo, ci si rende conto che gli autori intendono difendere non tanto la lezione frontale in sé, a cui pure riconoscono un senso e un’utilità, quanto la funzione altamente educativa dell’«ora di lezione». Essi si riferiscono al contesto spaziale e temporale, in cui non si rinuncia alla prossimità, alla ricchezza della relazione tra persone, docenti e studenti, alla partecipazione ad un evento irripetibile in cui fare esperienza di meraviglia, di desiderio e di tensione della ricerca, ad un percorso di formazione umana e civile, in cui si recupera un tempo lento e uno spazio rigenerato, condizioni per consentire la possibilità della discussione pubblica sostenuta dal dialogo socratico come base di ogni pratica educativa, in grado di svelare alle e ai discenti un mondo prima celato, quello dell’essere-con-altri, atto in parte rivoluzionario. 

Da questo punto di vista, gli autori invitano a stare alla larga dalla passiva accettazione di quelle «solitudini prossemiche» che avevano lacerato il tessuto sociale e civile nei terribili mesi della pandemia e della Didattica a Distanza. Essi intendono promuovere attenzione critica nei confronti di uno strisciante trasferimento in atto nelle aule scolastiche delle potenzialità educative verso un medium macchinico e impersonale, rivelando una deriva sensazionalistica e spettacolare della didattica, attraverso l’uso di mezzi solo tristemente preconfezionati, standardizzati, strumentali e asserviti alle logiche socioeconomiche dominanti, a detrimento proprio degli aspetti più interessanti dei processi di apprendimento: quelli trasformativi, generativi, suscitati dalla pratica del dialogo personalizzato che si sviluppa durante l’ora di lezione».

Per leggere il n. 52 della Rivista della SFI “Comunicazione filosofica” clicca qui

Qui sotto trovate il pdf del saggio scritto da Michele Lucivero e Andrea Petracca.

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